Come recuperare fondi da FTX: è possibile?

Recuperare fondi da FTX: chi può farlo e come?

In breve:

  • molti si stanno chiedendo come recuperare fondi da FTX e, soprattutto, se è davvero possibile farlo;
  • FTX è un Exchange che, nelle ultime settimane, ha dichiarato bancarotta, facendo perdere a migliaia di utenti il proprio capitale che, in teoria, doveva essere al sicuro;
  • la causa principale del fallimento è stata la pubblicazione di dati falsati sul bilancio della piattaforma, che in realtà aveva un saldo di appena 1 BTC, comparato agli oltre 500.000 di Coinbase e Binance.

A seguito delle ultime notizie e della dichiarazione ufficiale di bancarotta nella giornata di martedì 22 novembre, moltissimi utenti si stanno chiedendo come recuperare soldi da FTX. L’argomento è molto ostico, in quanto sembra molto improbabile che gli investitori possano, almeno in parte, ritrovare il proprio denaro.

Tra l’altro, gli avvocati in difesa della società hanno dichiarato, in sede di tribunale, di aver subito attacchi informatici e furti sostanziali di beni, guarda caso il giorno stesso in cui hanno presentato istanza di fallimento.

Di conseguenza, se c’era una minima possibilità di recuperare fondi, queste affermazioni fanno diminuire ancor di più la speranza degli utenti.

Come recuperare fondi da FTX e possibile

Recuperare fondi da FTX è possibile o è solo un’illusione?

Secondo le opinioni di Darian Ibrahim, professore della William & Mary Law School specializzato in diritto dei titoli e criptovalute, è molto improbabile che la società consenta di recuperare i fondi. D’altronde, si tratta di “creditori non garantiti come tutti gli altri in una bancarotta in cui apparentemente c’è un ammanco di 8 miliardi di dollari. Una situazione bizzarra”, afferma il professore.

Inoltre, i documenti del tribunale depositati all’inizio del mese mostrano che la società deve 102 milioni di dollari ai clienti e almeno 3,1 miliardi di dollari a circa 1 milione di creditori.

Aggiornamenti di FTX al 1° dicembre

Nonostante le opinioni negative circa la situazione e il crollo di FTX, gli aggiornamenti pubblicati su FTX Japan fanno ancora sperare qualcosa.

Secondo quanto pubblicato nel comunicato ufficiale, da quando i prelievi sono stati sospesi per la prima volta l’8 novembre 22, il team di FTX Japan si è concentrato sulla riabilitazione dei prelievi di tutti gli asset.

Nelle ultime due settimane è stato messo a punto un piano per la ripresa del servizio di prelievo. Come parte del piano, che è già avviato, FTX sta implementando controlli, audit di sicurezza, riconciliazioni e revisioni per mettere in atto un processo solido e sicuro.

Questa settimana, inoltre, hanno confermato con lo studio legale che il denaro e le criptovalute dei clienti giapponesi non dovrebbero far parte del patrimonio di FTX Japan, dato il modo in cui questi beni sono detenuti.

Ancora, la direzione di FTX Japan sta comunicando con la Japan Financial Services Authority e il Kanto Financial Bureau per riabilitare il servizio di prelievo.

Di conseguenza, sembra che gli unici a scoprire come recuperare fondi da FTX saranno gli utenti giapponesi. Il resto degli utenti, soprattutto quelli europei, sembrano infatti abbandonati a sé stessi.

Quanti soldi ha FTX?

Non è ancora chiaro quanti soldi ha FTX effettivamente, viste le vicissitudini con Alameda Research, SBF e tutto il contorno di personaggi e società influenti che hanno causato tutto questo.

Sappiamo soltanto che, secondo quanto affermato dalla società nella dichiarazione di bancarotta, il debito nei confronti dei 50 creditori più grandi ammonta a 3,1 miliardi di dollari.

Inoltre, almeno secondo le fonti di Financial Times, il foglio qui sotto illustra il foglio di bilancio della società.

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Fonte: Financial Times. Disponibile qui.

I dati, come scritto anche nel foglio, potrebbero variare leggermente, e sono comunque dei valori approssimativi. Tuttavia, si può già avere un’idea dell’entità del danno creato in un mercato già altamente rischioso.

Cosa fare adesso? Come proteggersi dal crollo dei CEX?

A nostro avviso, l’unico modo per stare alla larga dai CEX ed evitare di perdere improvvisamente i propri fondi è quello di affidarsi ad un hardware wallet come Ledger, Trezor o Safepal.

Certo, si è comunque esposti ai valori di mercato, che continuano a scendere inesorabilmente, ma si è almeno proprietari del proprio denaro, evitando di perderlo dopo mesi o anni di sforzi.

Se vuoi un parere personale su quale wallet scegliere, non esitare a contattarci!

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